Da sempre legatissimo a Etna Comics, a cui nel 2017 ha omaggiato la quarta di copertina della classica brochure ufficiale della kermesse.
Uno stile inconfondibile, che nella settima edizione ha esaltato più che mai alcune caratteristiche uniche della nostra terra, grazie all'immagine realizzata da Giulio Rincione.
Uno dei tanti capolavori realizzati dal fumettista e illustratore palermitano, che dall'1 al 5 giugno sarà protagonista in Artist Alley, tra gli ospiti di prestigio presenti quest'anno al Festival Internazionale del Fumetto, del Gioco e della Cultura Pop.
Un grande regalo per fan e appassionati, che lo seguono sin da quando iniziò a collaborare come colorista con Lelio Bonaccorso e Marco Rizzo su “Jan Karski. L’uomo che scoprì l’olocausto” per Rizzoli Lizard e per piccoli editori americani.
Nel 2013 l'esordio proprio a Etna Comics con il fortunato progetto indipendente Pee Show, un’esperienza segnata anche dalla pubblicazione di “Storielline”, raccolta di racconti brevi con cui Giulio ha maturato lo stile che lo caratterizza.
Da quel momento una serie di straordinarie collaborazioni con Shockdom tra “Noumeno. Un thriller quantistico” e il graphic novel “Paranoiae”, passando per la trilogia “Paperi” (paperUgo, paperPaolo, One$), con sceneggiature del fratello Marco per il numero d'esordio.
Questa la prima di una serie di collaborazioni con il gemello (oltre a “Vite di Carta”; “Groucho”, 2017).
Un successo dopo l'altro, dall'esordio sulla collana “Orfani”, della Sergio Bonelli Editore, con una serie di tavole sul numero 9 della serie Nuovo Mondo, alla copertina del numero 21 di Dylan Dog Color Fest ("Lo scuotibare") e i disegni del numero 24 (“L’Isola dei morti”, su testi di Michele Monteleone), oltre a un piccolo artbook da collezione realizzato con AC Press Edizioni.
Poi la sua nuova opera ‘’Condusse me’’, pubblicata ancora da Shockdom, e nel 2021 un intero albo della collana "Dylan Dog Color Fest" ("Mr Punch"), su testi di Giuliano De Feo.
Esperienza e qualità da vendere, che dal 2017 gli hanno permesso di diventare docente di fumetto e illustrazione presso la Scuola Internazionale di Comics di Napoli e di intraprendere due anni dopo una blasonatissima collaborazione con la Walt Disney Company.